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sabato 20 novembre 2010

"Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce" (Storiella di Neale Donald Walsch)


Questa è una mail che mi è stata inviata in questi giorni, e ho pensato di pubblicarne una parte!

***
C'era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima che disse a Dio: "Io so Chi Sono!"
"Ma è meraviglioso! E dimmi, chi sei?" chiese il Creatore.
La Piccola Anima disse: "Sono la Luce!"
Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso: "È proprio vero! Tu sei la Luce.
"La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero dovuto immaginare. "Oh", mormorò, "è davvero fantastico!"
Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente; sentiva crescere dentro di sè una certa agitazione, perchè voleva essere ciò che era. Tornò quindi da Dio e domandò: "Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?"
E Lui rispose: "Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Già?"
"Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente...Insomma, io voglio capire come ci si sente nell'essere la Luce!"
"Ma tu sei la Luce", ripetè Dio, sorridendo di nuovo.
"Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!" piagnucolò la Piccola Anima.
"Eh, già" ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina "avrei dovuto immaginarmelo. Hai sempre avuto un grande spirito d'avventura." Poi cambiò espressione. "Però, però... C'è un problemino.."
"Di che si tratta?" chiese la Piccola Anima.
"Ebbene, non c'è altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e, di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei, perchè non c'è niente che tu non sia."
"Ehh?" balbettò la Piccola Anima, che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
"Mettiamola in questo modo", spiegò Dio. "Tu sei come una candela nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è. E il sole non sarebbe il Sole senza di te. Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella...perchè non risulterebbe altrettanto splendente. E, dunque, la domanda è questa: Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ?"
"Ehi", protestò la Piccola Anima, "il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !"
Lui sorrise di nuovo. "L'ho già trovata", affermò. "Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce, verrai sommerso dalle Tenebre."
"E che cosa sarebbero queste tenebre?"
"Sono ciò che tu non sei" fu la Sua risposta.
"Mi faranno paura?" chiese la Piccola Anima.
"Solo se sceglierai di lasciarti intimorire", lo tranquillizzò Dio. "In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu a decidere altrimenti. Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia."
"Ah, se è così..." fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.
Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose quando ci appare il loro esatto opposto. "E questa è una vera benedizione", affermò, "perchè, se così non fosse, tu non riusciresti a distinguerle. Non capiresti che cos'è il Caldo senza il Freddo, nè che cos'è Su se non ci fosse Giù, nè Veloce senza Lento. Non sapresti che cos'è la Destra in mancanza della Sinistra, e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero Là e Poi. Perciò - concluse - quando le tenebre saranno ovunque, non dovrai agitare i pugni e maledirle. Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera. Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno. Fà che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque quanto sei speciale!"
"Intendi dire che non è sbagliato fare in modo che gli altri capiscano il mio valore?" chiese la Piccola Anima.
"Ma naturalmente!" ridacchiò Dio. "È sicuramente un bene! Rammenta, però, che non significa . Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio! Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu."
"Davvero?" esclamò la Piccola Anima danzando, saltellando e ridendo di gioia. "Posso essere speciale quanto voglio?"
"Oh, si, e puoi iniziare fin da ora", rispose il Creatore che danzava, saltellava e rideva a Sua volta. "In che modo ti va di esserlo?"
"In che modo? Non capisco."
"Beh", suggerì Dio, "essere la Luce non ha altri significati, ma l'essere speciali può essere interpretato in vari modi. Lo si è quando si è teneri, o quando si è gentili, o creativi. E ancora, si è speciali quando ci si dimostra pazienti. Ti vengono in mente altri esempi?"
La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere. "Ne ho trovati un sacco!" esclamò infine. "Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi da buoni amici. Essere premurosi nei confronti del prossimo. Ecco, questi sono modi per essere speciali!".
"Si!" ammise Dio, "e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento. Ecco che cosa significa essere la Luce."
***

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