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giovedì 6 giugno 2013

Il Sogno di Volare


26/05/2013

Caro diario...
mi sembra così strano riscrivere queste due semplici parole dopo così tanti anni di silenzio. Avrei voluto scriverti molte volte, parlarti di me, raccontarti della mia vita, delle mie gioie e dei miei dolori, delle esperienze che mi hanno fatta crescere e di quelle che hanno segnato la mia anima in modo indelebile. Avrei voluto farlo, davvero, ma non l'ho fatto.
Mi sono ritrovata molte volte ad accarezzare la tua ruvida superficie in cuoio o le tue pagine leggermente ingiallite con l'intento di scriverti, ma poi la vita mi ha trascinata lontano e i giorni sono trascorsi, le stagioni sono passate, il mondo stesso è cambiato, come sono cambiata io. E sono cresciuta...
Oggi sono una giovane donna, che cerca di sembrare forte e determinata, ma che, nel profondo, possiede ancora l'anima tormentata che tu conosci meglio di chiunque altro...

Caro diario...
due semplici parole che nascondono una complessità quasi spiazzante di significati nascosti. Sei stato per anni un custode fedele e riservato a cui ho potuto affidare tutti i miei sogni più segreti, le mie speranze per il futuro e anche le mie delusioni e le mie frustrazioni. Un custode quasi dimenticato, per troppo tempo.
Ma eccomi qui, per rimediare a questo errore e per parlarti ancora di me, anche se forse ora potrei sembrarti un estranea. In realtà, io stessa mi considero spesso un'estranea. Sono cambiata così tanto dall'ultima volta che ho scrutato all'interno della mia anima... non so più quali siano i miei reali desideri o cosa davvero possa rendermi felice. Sono stata infelice per così tanto tempo, convinta che non avrei mai potuto cambiare le cose, che ora che ho deciso di volerlo fare sembra tutto così “nuovo”. So di essere migliorata, di aver aggiunto il peso di molte esperienze e di essere cresciuta grazie alle responsabilità, che hanno fatto di me una persona diversa e (spero) migliore. Forse, sono davvero più forte e determinata di un tempo, ma so anche che dentro di me è ancora presente la bambina solitaria e incompresa che ha paura di vivere sul serio. La bambina che trova sollievo tra le braccia dei suoi finti “amici” di peluches, la bambina che sogna un mondo in cui lei possa farne parte ma che non ha il coraggio di provarci, la bambina che deve fare i conti ogni giorno della sua vita con una solitudine pressante e malevola che non le permette di essere felice. Quella bambina esiste ancora in me e, in un certo senso, non mi permette di liberarmi del passato e di trovare il coraggio di voltare pagina per iniziare davvero la mia vita. Si, perché la mia vita, in realtà, non è mai iniziata veramente. Vivere una vita dominati dalla paura, non è vita. Odiare costantemente sé stessi e tutto l'universo che ti circonda, non è vita. Desiderare che tutto questo finisca per sempre, solo per avere un briciolo di sollievo, non è vita.
Sono stata troppo tempo vittima di un sortilegio che ha congelato la mia anima e mi ha resa incapace di provare qualsiasi tipo di sentimento che non fosse la Paura. La paura di sbagliare, la paura di sentirsi inadeguati, la paura di non essere compresi, la paura stessa di vivere.
Mi sono costruita io stessa una prigione da cui non avrei mai potuto uscire e dalla quale nessuno avrebbe mai potuto salvarmi. In questi lunghi anni di prigionia, il mondo non ha mai smesso di mutare vorticosamente, senza chiedere il permesso a nessuno, ignaro del fatto che un'anima si era persa nell'Oscurità.
Ma quando tutto sembrava perduto e che anche l'ultima speranza si fosse spenta per sempre, uno spiraglio di luce si è fatto strada con prepotenza nel buio, mostrando tutta la sua “debole” forza.
E quell'unico, piccolo, e quasi insignificante, raggio di luce ha in qualche modo riportato in vita il ricordo della speranza e della gioia di vivere, che esiste ed è reale.
Qualcosa dentro di me è cambiato. Le spesse catene con cui mi ero incatenata si sono spezzate. L'Oscurità è stata in qualche modo sfidata. Mi sono resa conto che, per quanto io potessi essere sola ed indifesa, dentro di me possedevo già l'arma più potente con cui avrei potuto sconfiggerla. Certo, avrei dovuto combattere, ma l'esito della battaglia non era già segnato, come ingenuamente pensavo che fosse. E così, giorno dopo giorno, passo dopo passo, mi sono fatta forza, ho cercato di fare ordine nella mia esistenza e ho fatto delle scelte importanti, cercando di eliminare tutto quello che non mi rendeva felice. E' stato un processo lungo e doloroso, irto di difficoltà e momenti cupi in cui avrei voluto mollare e lasciare perdere tutto. Ma non l'ho fatto e ho continuato a lottare, con tenacia, fino a questo istante.
Poi, mi sono fermata. Mi sono fermata per prendere fiato, per fare il punto della situazione, per capire quale sarebbe stata la prossima mossa da fare. Silenzio. Nessuna risposta è pervenuta.
In questa situazione di stallo, ammetto di avere avuto un attimo di esitazione. Mi sono chiesta se le scelte effettuate fossero state davvero giuste e se non fosse stato meglio lasciare le cose come stavano e accontentarmi di una vita in cui non ero felice ma nemmeno infelice. Una vita caratterizzata dalla semplice “assenza di dolore”. Tempo fa l'avrei considerato un traguardo di tutto rispetto, imprigionata com'ero dalla mia Apatia e dal mio Male di Vivere.
Ma oggi? Oggi, questo compromesso non è nemmeno da prendere in considerazione. Mi viene quasi da ridere nel ripensare alla mia stoltezza dell'accontentarmi di una vita insipida, solo per la paura di provare il vero Sapore delle cose e di scoprire la vera Felicità.
Già, per Paura... quello strano sentimento che intrappola le persone in sé stesse e non gli permette di esprimersi e di mostrare il loro valore a chiunque. Sono stata una sua vittima per troppo tempo, senza accorgermi che avrei potuto contrastarla come e quando volevo, utilizzando il Coraggio che è sempre stato sepolto dentro di me.
Ora ne sono consapevole. So di avere il Coraggio, so di avere la Forza, so di avere la Determinazione. So che non avrò paura di usarli. So che è arrivato il momento della mia grande battaglia, quella che avrei già dovuto combattere molti anni fa, la battaglia a cui ho cercato di sfuggire nascondendomi o facendo finta che non esistesse, la battaglia della mia vita: la battaglia per poter essere Felice. Non sarà l'unica che combatterò nel corso della mia esistenza e, forse, non potrò sempre vincere, ma sono intenzionata a provarci, con tutto il Coraggio, la Forza e la Determinazione che possiedo. Questa è la mia battaglia personale e non ho nessuna intenzione di farmi schiacciare come è successo negli ultimi anni. Ho intenzione di far vedere al mondo quello che valgo davvero, perché non ho più paura, come non ho paura di affidare questi miei pensieri a te, amico cartaceo di vecchia data.
Sono finiti i tempi in cui l'Oscurità muoveva i fili della mia vita, come se fossi di sua proprietà. Stanno per iniziare i tempi in cui sarò solo io l'artefice del mio Destino e della mia Felicità.

E arriverà anche il tempo in cui, finalmente, sarò in grado di Volare.

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