mi sembra così strano riscrivere
queste due semplici parole dopo così tanti anni di silenzio. Avrei
voluto scriverti molte volte, parlarti di me, raccontarti della mia
vita, delle mie gioie e dei miei dolori, delle esperienze che mi
hanno fatta crescere e di quelle che hanno segnato la mia anima in
modo indelebile. Avrei voluto farlo, davvero, ma non l'ho fatto.
Mi sono ritrovata molte volte ad
accarezzare la tua ruvida superficie in cuoio o le tue pagine
leggermente ingiallite con l'intento di scriverti, ma poi la vita mi
ha trascinata lontano e i giorni sono trascorsi, le stagioni sono
passate, il mondo stesso è cambiato, come sono cambiata io. E sono
cresciuta...
Oggi sono una giovane donna, che cerca
di sembrare forte e determinata, ma che, nel profondo, possiede ancora
l'anima tormentata che tu conosci meglio di chiunque altro...
Caro diario...
due semplici parole che
nascondono una complessità quasi spiazzante di significati nascosti.
Sei stato per anni un custode fedele e riservato a cui ho potuto
affidare tutti i miei sogni più segreti, le mie speranze per il
futuro e anche le mie delusioni e le mie frustrazioni. Un custode
quasi dimenticato, per troppo tempo.
Ma eccomi qui, per rimediare a questo
errore e per parlarti ancora di me, anche se forse ora potrei
sembrarti un estranea. In realtà, io stessa mi considero spesso
un'estranea. Sono cambiata così tanto dall'ultima volta che ho
scrutato all'interno della mia anima... non so più quali siano i
miei reali desideri o cosa davvero possa rendermi felice. Sono stata
infelice per così tanto tempo, convinta che non avrei mai potuto
cambiare le cose, che ora che ho deciso di volerlo fare sembra tutto
così “nuovo”. So di essere migliorata, di aver
aggiunto il peso di molte esperienze e di essere cresciuta grazie
alle responsabilità, che hanno fatto di me una persona diversa e
(spero) migliore. Forse, sono davvero più forte e determinata di un
tempo, ma so anche che dentro di me è ancora presente la bambina
solitaria e incompresa che ha paura di vivere sul serio. La bambina
che trova sollievo tra le braccia dei suoi finti “amici” di
peluches, la bambina che sogna un mondo in cui lei possa farne parte
ma che non ha il coraggio di provarci, la bambina che deve fare i
conti ogni giorno della sua vita con una solitudine pressante e
malevola che non le permette di essere felice. Quella bambina esiste
ancora in me e, in un certo senso, non mi permette di liberarmi del
passato e di trovare il coraggio di voltare pagina per iniziare
davvero la mia vita. Si, perché la mia vita, in realtà, non è mai
iniziata veramente. Vivere una vita dominati dalla paura, non è
vita. Odiare costantemente sé stessi e tutto l'universo che ti
circonda, non è vita. Desiderare che tutto questo finisca per
sempre, solo per avere un briciolo di sollievo, non è vita.
Sono stata troppo tempo vittima di un
sortilegio che ha congelato la mia anima e mi ha resa incapace di
provare qualsiasi tipo di sentimento che non fosse la Paura. La paura
di sbagliare, la paura di sentirsi inadeguati, la paura di non essere
compresi, la paura stessa di vivere.
Mi sono costruita io stessa una
prigione da cui non avrei mai potuto uscire e dalla quale nessuno
avrebbe mai potuto salvarmi. In questi lunghi anni di prigionia, il
mondo non ha mai smesso di mutare vorticosamente, senza chiedere il
permesso a nessuno, ignaro del fatto che un'anima si era persa
nell'Oscurità.
Ma quando tutto sembrava perduto e che
anche l'ultima speranza si fosse spenta per sempre, uno spiraglio di
luce si è fatto strada con prepotenza nel buio, mostrando tutta la
sua “debole” forza.
E quell'unico, piccolo, e quasi
insignificante, raggio di luce ha in qualche modo riportato in vita
il ricordo della speranza e della gioia di vivere, che esiste ed è
reale.
Qualcosa dentro di me è cambiato. Le
spesse catene con cui mi ero incatenata si sono spezzate. L'Oscurità
è stata in qualche modo sfidata. Mi sono resa conto che, per quanto
io potessi essere sola ed indifesa, dentro di me possedevo già
l'arma più potente con cui avrei potuto sconfiggerla. Certo, avrei
dovuto combattere, ma l'esito della battaglia non era già segnato,
come ingenuamente pensavo che fosse. E così, giorno dopo giorno,
passo dopo passo, mi sono fatta forza, ho cercato di fare ordine
nella mia esistenza e ho fatto delle scelte importanti, cercando di
eliminare tutto quello che non mi rendeva felice. E' stato un
processo lungo e doloroso, irto di difficoltà e momenti cupi in cui
avrei voluto mollare e lasciare perdere tutto. Ma non l'ho fatto e ho
continuato a lottare, con tenacia, fino a questo istante.
Poi, mi sono fermata. Mi sono fermata
per prendere fiato, per fare il punto della situazione, per capire
quale sarebbe stata la prossima mossa da fare. Silenzio. Nessuna
risposta è pervenuta.
In questa situazione di stallo, ammetto
di avere avuto un attimo di esitazione. Mi sono chiesta se le scelte
effettuate fossero state davvero giuste e se non fosse stato meglio
lasciare le cose come stavano e accontentarmi di una vita in cui non
ero felice ma nemmeno infelice. Una vita caratterizzata dalla
semplice “assenza di dolore”. Tempo fa l'avrei considerato un
traguardo di tutto rispetto, imprigionata com'ero dalla mia Apatia e
dal mio Male di Vivere.
Ma oggi? Oggi, questo compromesso non è
nemmeno da prendere in considerazione. Mi viene quasi da ridere nel
ripensare alla mia stoltezza dell'accontentarmi di una vita insipida,
solo per la paura di provare il vero Sapore delle cose e di
scoprire la vera Felicità.
Già, per Paura... quello strano
sentimento che intrappola le persone in sé stesse e non gli permette
di esprimersi e di mostrare il loro valore a chiunque. Sono stata una
sua vittima per troppo tempo, senza accorgermi che avrei potuto
contrastarla come e quando volevo, utilizzando il Coraggio che è
sempre stato sepolto dentro di me.
Ora ne sono consapevole. So di avere il
Coraggio, so di avere la Forza, so di avere la Determinazione. So che
non avrò paura di usarli. So che è arrivato il momento della mia
grande battaglia, quella che avrei già dovuto combattere molti anni
fa, la battaglia a cui ho cercato di sfuggire nascondendomi o facendo
finta che non esistesse, la battaglia della mia vita: la battaglia
per poter essere Felice. Non sarà l'unica che combatterò nel corso
della mia esistenza e, forse, non potrò sempre vincere, ma sono
intenzionata a provarci, con tutto il Coraggio, la Forza e la
Determinazione che possiedo. Questa è la mia battaglia personale e
non ho nessuna intenzione di farmi schiacciare come è successo negli
ultimi anni. Ho intenzione di far vedere al mondo quello che valgo
davvero, perché non ho più paura, come non ho paura di affidare
questi miei pensieri a te, amico cartaceo di vecchia data.
Sono finiti i tempi in cui l'Oscurità
muoveva i fili della mia vita, come se fossi di sua proprietà.
Stanno per iniziare i tempi in cui sarò solo io l'artefice del mio
Destino e della mia Felicità.
E arriverà anche il tempo in cui,
finalmente, sarò in grado di Volare.
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