*Timothy
era un topolino come tanti e viveva con la sua famiglia in un vecchio
scarpone al limitare della foresta.
Il
giovane topolino non vedeva l'ora di crescere e poter andare
all'avventura, ed era diventata sua abitudine dire a tutti i suoi
amici che quando sarebbe stato solo sarebbe stato finalmente felice.
Un giorno, stanco di queste continue affermazioni, Papà Topo si
consultò con Mamma Topo e decise di fare un bel discorsetto al
figliolo.*
Timothy,
posso parlarti? *incominciò Papà Topo.*
Certo
papà! *dissè il topolino posando la piccola spada di rametto
con cui stava giocando.*
Volerlo
dirti che io e la mamma non capiamo perchè dici sempre che vorresti
andare via, stare da solo e avere le tue avventure per poter essere
felice. Non sei felice qui con noi? *chiese Papà Topo.*
Si
certo...cioè insomma...stare in famiglia alla fine è noioso, io non
posso fare quello che voglio, devo stare ad ascoltarvi, devo aiutarvi
con le faccende di casa, devo rispettare i vostri orari e le vostre
regole...io vorrei essere libero e non dover ascoltare nessuno!
*disse Timothy.*
Non
credo alle mie orecchie di topo! *disse il papà sbalordito*
Pensi seriamente tutte queste cose? Ma se fossi
da solo come faresti? Non ti mancheremmo noi che siamo la tua
famiglia? Come potresti sostituire il nostro amore per te?
Sarebbe
una pacchia...e poi ci sono altre mille cose che mi danno più
soddisfazione! *disse il topolino, rendendosi conto solo dopo
che non avrebbe dovuto dire certe cose con tanta leggerezza.*
*Papà
Topo divenne molto serio, sembrava deluso e affranto, e allora disse
al figlio:* Se
è così, allora vai! Parti all'avventura e vai per la tua strada! Se
tu non hai bisogno di noi...noi, da questo momento, non abbiamo più
bisogno di te!!
*Timothy
voleva ribattere ma non sapeva cosa dire perchè Papà Topo sembrava
davvero determinato. Così quello stesso giorno preparò il suo
bagaglio e partì.
Finalmente
era solo e poteva vivere le sue avventure!
Il
primo giorno fu meraviglioso e spensierato, si costruì una piccola
amaca tra due fiori e dormicchiò tutta la giornata.
Verso
sera però il pancino prese a borbottare per la fame. Cercò qualcosa
da mangiare ma non trovò nulla di buono, solo amare radici e qualche
fungo, e per un attimo pensò alla fumante zuppa di zucca che ogni
sera la sua mamma preparava con tanto amore.*
Ma
cosa vai a pensare Timothy?! Tu non hai bisogno di loro, ora sei un
topo libero e un avventuriero e puoi fare quello che vuoi! *si
disse a gran voce cercando di convincersi, anche se il pancino
continuava a brontolare.
E poi
arrivò la notte e il vento iniziò a soffiare.
Che
freddo che faceva! Ma oltre al freddo, Timothy sentiva qualcos'altro
dentro di sé, un sentimento a lui sconosciuto mai provato prima. Si
sentiva così vuoto, così triste, così...SOLO! Si, si sentiva solo
e gli mancavano la mamma e il papà e la sua casetta piena di amore.
Cercò di pensare ad altro e di “sostituire” l'affetto mancante
con qualsiasi altra cosa, ma non ci riuscì e ben presto i suoi
piccoli occhietti iniziarono a riempirsi di lacrime. Alla fine decise
di tornare a casa sua, dalla sua famiglia. Bussò alla porticina del
vecchio stivale e poco dopo venne ad aprire Papà Topo, che lo guardò
con aria severa senza dire nulla.*
Papà,
per favore, perdonami...non pensavo che stare lontani dalla famiglia
fosse così difficile, e soprattutto...non pensavo che il vostro
amore fosse così insostituibile!! *disse il piccolo topolino
singhiozzando.*
*Papà
Topo lo guardò seriamente e gli disse:* Spero
ti serva di lezione e che tu abbia capito che essere una famiglia è
la cosa più importante!
Certo
Papà, ho imparato la lezione, per favore perdonatemi e fatemi
tornare a casa con voi.
*lo
implorò il piccolo Timothy. Papà Topo a quel punto pensò che il
piccolo aveva davvero capito, abbozzo un sorriso e poi corse ad
abbracciarlo con gioia. Da quel giorno Timothy non disse e non pensò
mai più che la famiglia era un peso e che limitasse la sua libertà,
anzi capì che non esiste bene più grande al mondo dell'amore
incondizionato dei genitori e che questo bene è insostituibile.*