...memorie varie, in attesa del momento in cui risorgerò come una Fenice dalle sue ceneri...
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giovedì 20 dicembre 2012
Fine del Mondo
Ore 00.00 del 20/12/12.
Manca solo un giorno alla fine di questa Era morente, che lascerà spazio a... ?
...
Le opinioni sono molteplici: qualcuno pensa alla catastrofe mondiale o Apocalisse, altri vivono questo avvenimento nella più totale indifferenza.
Ma cosa succederà il 21/12/12??? Il mondo finirà davvero???
Io non penso, perchè sarebbe troppo semplice...
Tutto questo schifo non può finire con il semplice schiocco delle dita. Pero, l'umanità si trova sull'orlo di un baratro e le cose non possono continuare così ancora per molto.
Qualcuno parla di Nuova Era ed Era di Rivelazioni...
Chissà...
venerdì 14 dicembre 2012
Come il battito d'ali di una farfalla...
Tutto è effimero e nulla dura per sempre,
tutto cambia e tutto si trasforma...
Sta a noi trovare la chiave per la nostra evoluzione, per non rischiare di rimanere fermi allo stesso punto per sempre, perdendo la possibilità di conoscere la vera Felicità.
mercoledì 6 giugno 2012
La Grande Avventura di Timothy
[La favola che state per leggere è totalmente di mia invenzione (compresi i due disegni dei topolini che sono stati fatti a mano libera sempre da me), ed è stata creata in occasione di un concorso su un forum, pertanto vi chiedo di non copiarla e utilizzarla. Grazie!]
*Timothy
era un topolino come tanti e viveva con la sua famiglia in un vecchio
scarpone al limitare della foresta.
Il
giovane topolino non vedeva l'ora di crescere e poter andare
all'avventura, ed era diventata sua abitudine dire a tutti i suoi
amici che quando sarebbe stato solo sarebbe stato finalmente felice.
Un giorno, stanco di queste continue affermazioni, Papà Topo si
consultò con Mamma Topo e decise di fare un bel discorsetto al
figliolo.*
Timothy,
posso parlarti? *incominciò Papà Topo.*
Certo
papà! *dissè il topolino posando la piccola spada di rametto
con cui stava giocando.*
Volerlo
dirti che io e la mamma non capiamo perchè dici sempre che vorresti
andare via, stare da solo e avere le tue avventure per poter essere
felice. Non sei felice qui con noi? *chiese Papà Topo.*
Si
certo...cioè insomma...stare in famiglia alla fine è noioso, io non
posso fare quello che voglio, devo stare ad ascoltarvi, devo aiutarvi
con le faccende di casa, devo rispettare i vostri orari e le vostre
regole...io vorrei essere libero e non dover ascoltare nessuno!
*disse Timothy.*
Non
credo alle mie orecchie di topo! *disse il papà sbalordito*
Pensi seriamente tutte queste cose? Ma se fossi
da solo come faresti? Non ti mancheremmo noi che siamo la tua
famiglia? Come potresti sostituire il nostro amore per te?
Sarebbe
una pacchia...e poi ci sono altre mille cose che mi danno più
soddisfazione! *disse il topolino, rendendosi conto solo dopo
che non avrebbe dovuto dire certe cose con tanta leggerezza.*
*Papà
Topo divenne molto serio, sembrava deluso e affranto, e allora disse
al figlio:* Se
è così, allora vai! Parti all'avventura e vai per la tua strada! Se
tu non hai bisogno di noi...noi, da questo momento, non abbiamo più
bisogno di te!!
*Timothy
voleva ribattere ma non sapeva cosa dire perchè Papà Topo sembrava
davvero determinato. Così quello stesso giorno preparò il suo
bagaglio e partì.
Finalmente
era solo e poteva vivere le sue avventure!
Il
primo giorno fu meraviglioso e spensierato, si costruì una piccola
amaca tra due fiori e dormicchiò tutta la giornata.
Verso
sera però il pancino prese a borbottare per la fame. Cercò qualcosa
da mangiare ma non trovò nulla di buono, solo amare radici e qualche
fungo, e per un attimo pensò alla fumante zuppa di zucca che ogni
sera la sua mamma preparava con tanto amore.*
Ma
cosa vai a pensare Timothy?! Tu non hai bisogno di loro, ora sei un
topo libero e un avventuriero e puoi fare quello che vuoi! *si
disse a gran voce cercando di convincersi, anche se il pancino
continuava a brontolare.
E poi
arrivò la notte e il vento iniziò a soffiare.
Che
freddo che faceva! Ma oltre al freddo, Timothy sentiva qualcos'altro
dentro di sé, un sentimento a lui sconosciuto mai provato prima. Si
sentiva così vuoto, così triste, così...SOLO! Si, si sentiva solo
e gli mancavano la mamma e il papà e la sua casetta piena di amore.
Cercò di pensare ad altro e di “sostituire” l'affetto mancante
con qualsiasi altra cosa, ma non ci riuscì e ben presto i suoi
piccoli occhietti iniziarono a riempirsi di lacrime. Alla fine decise
di tornare a casa sua, dalla sua famiglia. Bussò alla porticina del
vecchio stivale e poco dopo venne ad aprire Papà Topo, che lo guardò
con aria severa senza dire nulla.*
Papà,
per favore, perdonami...non pensavo che stare lontani dalla famiglia
fosse così difficile, e soprattutto...non pensavo che il vostro
amore fosse così insostituibile!! *disse il piccolo topolino
singhiozzando.*
*Papà
Topo lo guardò seriamente e gli disse:* Spero
ti serva di lezione e che tu abbia capito che essere una famiglia è
la cosa più importante!
Certo
Papà, ho imparato la lezione, per favore perdonatemi e fatemi
tornare a casa con voi.
*lo
implorò il piccolo Timothy. Papà Topo a quel punto pensò che il
piccolo aveva davvero capito, abbozzo un sorriso e poi corse ad
abbracciarlo con gioia. Da quel giorno Timothy non disse e non pensò
mai più che la famiglia era un peso e che limitasse la sua libertà,
anzi capì che non esiste bene più grande al mondo dell'amore
incondizionato dei genitori e che questo bene è insostituibile.*
venerdì 13 aprile 2012
Incomunicabilità
Oggi, è una di quelle giornate...
quelle giornate in cui il mondo si spegne e diventa più triste e grigio del solito...
quelle giornate in cui il sole sembra non avere più voglia di comparire...
quelle giornate strane che sembrano non finire mai...
quelle giornate in cui l'Io interiore urla senza che nessuno gli dia ascolto...
Oggi, è una di quelle giornate...
e in queste giornate non esistono sollievo, pace o anche solo speranza...
tutto è scuro, sterile e senza vita...
esistono solo solitudine, incomprensione e tristezza...
Spero che domani la vita possa essere un po' più gentile...
"La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi."
Pier Paolo Pasolini
quelle giornate in cui il mondo si spegne e diventa più triste e grigio del solito...
quelle giornate in cui il sole sembra non avere più voglia di comparire...
quelle giornate strane che sembrano non finire mai...
quelle giornate in cui l'Io interiore urla senza che nessuno gli dia ascolto...
Oggi, è una di quelle giornate...
e in queste giornate non esistono sollievo, pace o anche solo speranza...
tutto è scuro, sterile e senza vita...
esistono solo solitudine, incomprensione e tristezza...
Spero che domani la vita possa essere un po' più gentile...
"La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi."
Pier Paolo Pasolini
martedì 6 marzo 2012
Attesa
Dicono che il cambiamento sia inevitabile...
Nulla dura in eterno e tutto è in continua evoluzione: la vita intorno a noi, le stagioni, le galassie che ci circondano...siamo noi che non poniamo abbastanza attenzione a tutto questo e che spesso rimaniamo ancorati alle nostre "abitudini" e alla "monotonia" delle nostre giornate...
Anche la nostra stessa vita è in continuo cambiamento, è un viaggio in continua evoluzione che si materializza, secondo dopo secondo, in base alle scelte che facciamo...E, in quanto viaggio, prima o poi terminerà e io non credo che lo scopo di questo lungo percorso sia solo quello di mangiare, dormire, lavorare e non concludere nient'altro, pertanto è necessario "cambiare" per "migliorare"...
Il dubbio nasce quando ci si trova in una situazione di stallo, si percepisce che il cambiamento è alle porte ma che i tempi non sono ancora abbastanza maturi per operare le scelte che porteranno a questo...
E allora che fare?
Come capire quali saranno le scelte che daranno vita al cambiamento?
Attendere o trovare il modo di far accadere qualcosa?
Io questo non lo so, so solo che rimanere in attesa di "qualcosa" ti dà un senso di impotenza e frustrazione, nei confronti di questo grande mondo in continuo movimento che spesso non di dà nemmeno il tempo di un respiro per operare le tue scelte...e so anche che ad attendere mi sembra di sprecare quel poco tempo che ci è stato concesso su questa terra...
sabato 21 gennaio 2012
giovedì 12 gennaio 2012
Crescere
Ma cosa vuol dire davvero "Crescere"?
Vuol dire rendersi conto che è giunta l'ora di guardare per l'ultima volta i propri peluches per poi metterli in grossi scatoloni destinati alla cantina...
Vuol dire rendersi conto che le Favole non sono vere e che il "Felici e Contenti" è solo un'illusione...
Vuol dire rendersi conto che tutti i personaggi fantastici, tra cui Gnomi, Nani, Fate, Unicorni, Draghi e, perchè no, anche Hobbit, non sono altro che un'invenzione...
Vuole dire rendersi conto che non arriverà mai un Fortunadrago di nome Falkor per portarci a salvare il Regno di Fantasìa in pericolo, oppure che non arriverà mai volando alla nostra finestra un ragazzo in calzamaglia verde per portarci all'Isola Che Non C'è, dove non si cresce mai...
Vuol dire rendersi conto che Babbo Natale non scenderà mai dal camino e la Befana non arriverà mai con la sua scopa volante...
Vuol dire rendersi conto che la Magia non esiste e gli Incantesimi nemmeno...
Vuol dire rendersi conto che dietro i film che vediamo ci sono degli attori che recitano un copione...
Vuol dire rendersi conto che i Miracoli non avvengono perchè il mondo è troppo cattivo...
Vuol dire rendersi conto che esistono persone che muoiono ogni giorno a causa dell'avidità di altre persone...
Vuol dire rendersi conto che questa vita è fatta di sforzi, sacrifici, tasse da pagare, e lunghe attese da fare ovunque si vada...
Vuol dire rendersi conto che fare affidamento sulla Speranza non è quasi mai un buon investimento...
Vuol dire rendersi conto che bisogna diventare "realisti" e "cinici" perchè a rimanere "sognatori" si passa per sfigati...
Quindi vuol dire....smettere di sognare..... ?
Beh, se vuol dire tutto questo, allora io NON SONO D'ACCORDO!!!
Io NON VOGLIO CRESCERE A QUESTE CONDIZIONI!!!
Voglio continuare a comprare peluches e dare un nome a tutti loro come se fossero vivi...
Voglio CREDERE che le favole siano vere e che il "Felici e Contenti" possa esistere davvero anche in questa terra...
Voglio CREDERE di essere spiata da strane creature magiche quando mi trovo in un bosco o in una foresta...
Voglio VOLARE insieme a Falkor o a Peter ogni volta che lo desidero e scegliere un nome diverso per l'Imperatrice Bambina ogni giorno della mia vita...
Voglio CREDERE a Babbo Natale, che esiste davvero e ha la sua casa in Lapponia (come confermato dal suo sito ufficiale) , e anche alla sua collega col bubbone sul naso e la sua vecchia scopa...
Voglio CREDERE alla Magia, agli Incantesimi, alle Scope Volanti, alle Scuole di Magia sparse in tutto il mondo, ma invisibili ai Babbani...
Voglio CREDERE ai film che vedo come se fossero reali...
Voglio CREDERE ai Miracoli anche se il mondo è tanto cattivo...
Voglio CREDERE e SPERARE che possa esistere una giustizia di qualche tipo che punisca tutti i soprusi e che possa premiare chi ha sempre sofferto e faticato per condurre una vita ONESTA...
Voglio SPERARE, SPERARE e SPERARE, perchè la Speranza è sempre l'ultima a morire...
E infine...
VOGLIO SOGNARE!!! Sognare sempre, comunque e dovunque, perchè senza i Sogni, questa vita non avrebbe senso e non ci sarebbe mai un sollievo, un luogo dove rifugiarci per prenderci una pausa dalle nostre Sofferenze...
E se facendo tutto questo potrò sembrare FOLLE o addirittura IMMATURA, non potrò fare altro che andarne fiera, e mi dispiacerò per tutte quelle persone che non mi capiranno poichè ormai incapaci di sognare...
Non posso che augurare a tutti di non avere MAI fretta di crescere e di SOGNARE SEMPRE, senza abbandonare mai la Gioia, la Speranza e l'Innocenza del bambino che risiede nel profondo di ognuno di noi.
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